Lo scorso anno, nell’occasione del sessantesimo anniversario della pubblicazione, ad opera di James Watson e Francis Crick, della prima descrizione della struttura a doppia elica del DNA, è stata lanciata da EuropaBio e da tutte le associazioni di categoria nazionali la prima European Biotech Week. Una settimana di eventi, dibattiti, laboratori, che ha permesso sicuramente di avvicinare il mondo delle biotecnologie alla società civile. Lo scorso anno, ANBI ha voluto dare il suo significativo contributo alla European Biotech Week, con due eventi. Il primo evento, che si è svolto a Bologna il 01 Ottobre, era intitolato “Play...
Un detector per diete “alternative”
posted by Luca Bucchini
Dopo essermi occupato dei consigli natalizi nell’ultimo post, nel clima vacanziero, mi occupo, spero con la dovuta leggerezza, di diete “alternative”. Sia chiaro che ognuno mangia come vuole, e crede a quello che vuole, quando non ci sono bambini di mezzo. Convincersi che il glutine è un veleno, o che i carboidrati sono più dannosi dell’arsenico, o invece che le proteine animali (o il latte, o la carne, o la soia) sono peggio delle sigarette, purché non si finisca per denutrire la prole, è una libertà intoccabile: rivela forse, almeno a volte, poco spirito critico, ma avere il Ministero dell’Alimentazione...
2014: trasparenza e condivisione
posted by Davide Ederle
Oggi è la giornata degli auguri e dei (buoni) propositi. Almeno dovrebbe. Il 2013, va detto, non è stato un buon anno per la scienza, almeno nel nostro disastrato paese. Siamo stati infatti capaci di estendere il “trattamento OGM” anche a staminali e sperimentazione animale, con contorno di minacce. Non un primato di cui vantarsi, ma che è comunque destinato a rafforzarsi visto lo spazio che ancora riescono a trovare proposte surreali come ad esempio questa. Per il 2014 non mi aspetto dunque grandi miglioramenti su tali fronti. Le mie aspettative sono riposte piuttosto sul mondo della ricerca e mi domando se saprà essere...
Ha ragione l’Economist
posted by Luca Bucchini
Dopo qualche settimana, vorrei tornare alla questione sollevata dall’Economist sui fallimenti della scienza e sulla necessità di riforme per mantenerne la credibilità, ben riassunta e spiegata qui da Simone Maccaferri, e con contributi interessanti di Giordano Masini e di Alessandra Bosia. Ci torno dalla mia prospettiva di rischi alimentari e di nutrizione, perché è diventato un tema centrale per poter fare un lavoro serio ed affidabile in questo campo. Voglio dirlo senza ambiguità: L’Economist ha ragione. Infatti, al di là dei dettagli, sono convinto che non ci basti essere un po’ meglio dell’astrologia. Noi...
Donne e scienza 2013
posted by La Redazione
Observa – Science in Society, in collaborazione con UNESCO – Office in Venice, presenta i nuovi dati sulla presenza delle donne nella ricerca e sugli orientamenti pubblici verso le questioni di genere nelle scienza da dove risulta che l’Italia è uno dei Paesi Europei in cui le donne...
La I-522 non etichet...
posted by La Redazione
Dopo il fallimento della Prop 37 californiana nel novembre 2012 (51,5 vs. 48,5), fallisce anche l’Initiative-522 (55 vs. 45) che avrebbe voluto rendere obbligatoria l’etichettatura degli OGM nello Stato di Washington. I prodotti derivati da OGM per ora dunque restano ancora...
Nanotecnologie nel piatto
posted by Luca Bucchini
Il 16 maggio di quest’anno è morto il padre della nanotecnologia, Heinrich Rohrer. Me ne sono ricordato ad un convegno di qualche giorno fa sulla valutazione dei rischi dei nanomateriali negli alimenti organizzato dall‘Istituto Superiore di Sanità (ben organizzato anche per la libertà di dibattito, in quest’epoca oscura e miserabile di “solo domande preordinate”). Dal necrologio di Rohrer ho finalmente capito cos’è questa nanotecnologia: è, per spiegarlo anche ai bambini, la capacità di usare gli atomi come fossero mattoncini di lego. Infatti, una delle prime applicazioni fu lo scrivere, con atomi...
Vivere Rischiosamente
posted by Luca Bucchini
Su Food Wars ed altrove, parliamo spesso di rischio alimentare, cioè, intuitivamente, di qualcosa che, passando dagli alimenti, ci possa fare male. Da un punto di vista tecnico, però, quei rischi teorici sono pericoli. C’è una possibilità teorica accertata – un pericolo – di far danni alla salute, ma ancora non sappiamo se e quanto spesso succederà, cioè che rischio c’è. Bisogna condurre una vera e propria valutazione del rischio per passare da un pericolo che si è identificato (per esempio, l’epatite E di cui si parlava poco tempo fa qui e sul Corriere Salute) ad una stima del rischio. Da manuale, la...