Sono passate ormai due settimane dall’irruzione al dipartimento di farmacologia da parte di alcuni animalisti che ha scosso l’opinione pubblica e spinto studenti e ricercatori a scendere in piazza per difendere la sperimentazione animale. Il gesto degli animalisti è stato commentato in maniera lapidaria dall’Università Degli Studi di Milano, dal CNR e perfino da Nature. Già ieri però gli animalisti si sono fatti risentire, in un modo che avremmo, francamente, preferito evitare. Stavolta l’obiettivo era Ignazio Marino, medico e politico diventato famoso per aver fatto parte dell’equipè che ha realizzato il...
Nature e l’Italia: un rapporto decisamente a...
posted by Federico Baglioni
La recente manifestazione per difendere la sperimentazione animale, nata dopo l’occupazione del dipartimento di farmacologia di Milano da parte di attivisti animalisti, ha avuto un notevole successo anche presso alcuni telegiornali e quotidiani. Un’ulteriore (e inaspettata) occasione di visibilità, che rende orgoglioso me e tutti quelli che hanno partecipato o collaborato per rendere possibile l’evento, è stata la pubblicazione di un articolo sulla prestigiosa rivista Nature che, seppur in un trafiletto finale, ha dato risalto all’iniziativa. Quietata l’iniziale euforia rimane da riflettere sul fatto che,...
De Manifestatione: una cronaca
posted by Federico Baglioni
L’altro ieri, ormai lo sappiamo tutti, cinque animalisti hanno fatto irruzione al dipartimento di farmacologia dell’Università degli Studi di Milano e si sono barricati dentro usando scudi umani (attivisti legati al collo alle porte antipanico – della serie: “se entrate li ammazzate”). Sembra che abbiano portato via almeno un centinaio di topi e un coniglio e rimosso tutti i cartellini in modo da impedire la prosecuzione degli esperimenti. La notizia si è diffusa velocemente tra studenti e ricercatori di tutta Italia e in particolare quelli di Milano e provincia. Grazie al lavoro di tante persone che si...
Il metodo Vannoni e il metodo scientifico
posted by Federico Baglioni
Ieri sera, a Le Iene, è andata in onda un’altra puntata dedicata al caso della piccola Sofia e dello scandaloso rifiuto delle cure da parte delle istituzioni. Quando vengono mandati in onda servizi strappalacrime che parlano di bambini gravemente malati ai quali “sono state vietate le cure”, è difficile non rimanerne emotivamente coinvolti e gridare allo scandalo. La storia della piccola Sofia, bambina affetta da una grave malattia neurodegenerativa congenita, inizia mediaticamente con la diffusione in TV di questo servizio che ha scatenato feroci proteste e una campagna (specie sul web) che, solo per gli addetti al settore,...