Cosa trasforma la pelle vellutata di una pesca in quella liscia e lucente di una nettarina? Ora un gruppo di ricercatori italiani guidati dal Parco Tecnologico Padano, dal CRA di Roma e dall’Università di Milano ha svelato il mistero trovando il punto ‘G’ della pesca, così...
Il CRA prova a mette...
posted by La Redazione
Dietro il documento che Balduzzi ha inviato all’Europa per bloccare gli OGM c’è un Dossier redatto dal CRA, il Centro di Ricerca e Sperimentazione che fa capo al Ministero dell’Agricoltura. Il Dossier aveva sollevato alcune perplessità come già sottolineato qui su...
Eccellenze? Sì, grazie!
posted by Simone Maccaferri
Qualche settimana fa, avete letto dei problemi dell’università italiana nel settore biotech. Secondo la classifica dell’Università di Shangai, l’Università di Milano, la migliore in questa graduatoria, si colloca oltre il centesimo posto nel ranking delle università migliori al mondo. Tutto vero. Queste classifiche risentono però di un forte bias, non misurando solamente la qualità e l’impatto della ricerca, ma anche la qualità della didattica e dei ricercatori, misurati come la presenza di premi Nobel nell’istituzione o l’aver formato futuri premi Nobel. Il sistema italiano “vanta”, cioè, problemi...
Un genoma per il pesco
posted by La Redazione
Pubblicato da Nature Genetics il genoma del pesco, frutto di un consorzio internazionale che vede 3 centri di eccellenza italiani come protagonisti: il CRA di Roma, l’IGA di Udine e il Parco Tecnologico Padano di Lodi. Un genoma relativamente piccolo, 1/13 di quello umano, anche se con 28.000 geni, 670 dei quali coinvolti nella forma e nella qualità del frutto. Geni importanti anche perché, come spiega Francesco Salamini del PTP di Lodi: “Un aspetto interessante delle rosacee è che pur avendo dei genomi di dimensioni relativamente piccole presentano forme e frutti i più diversi: dagli acheni delle fragole ai pomi del melo,...