Facebook è un social network. E’ uno di quei luoghi virtuali dove le persone vanno per conversare in modo più o meno sincrono con amici e familiari. Farsi spazio in questo ambiente con una pagina che parla di scienza non è cosa facile, per quanto i nostri post possano essere interessanti, l’attenzione dei follower va prima agli aggiornamenti di status degli amici. Bisogna competere per l’attenzione, ma non solo, bisogna anche essere pronti ad affrontare la penalizzazione impostaci dall’algoritmo di Facebook che decide chi tra i nostri follower vede (e chi non vede) i nostri aggiornamenti. Con Edgerank, il precedente...
Il pollo del consumatore
posted by Luca Bucchini
Andate al supermercato, comprate due confezioni di pugne secche, tornate a case e mangiatele. Potete lamentarvi con il produttore delle prugne se il vostro intestino entra in subbuglio? Avete comprato due bottiglie di vino, qualche giorno dopo le bevete a cena con marito/moglie, fidanzata/fidanzato o con un amica/amico, poi vi gira la testa, non riuscite a concentrarvi, la mattina dopo avete un forte mal di testa….potete chiedere un indennizzo o andare alla ASL a denunciare chi ha prodotto il vino? Se vi comprate una coscia di pollo, decidete di mangiarvela cruda, così com’è, e poi vi viene una gastroenterite da campylobacter?...
Genova, una città per la scienza
posted by Federico Baglioni
Ieri, mercoledì 23 Ottobre 2013 c’è stata l’inaugurazione del Festival della Scienza di Genova che ha ormai compiuto dieci anni. Il programma è davvero ricco di laboratori per grandi e piccoli, di mostre, di interventi e dibattiti dove si parlerà, ad esempio, di OGM, delle previsioni dei terremoti e della sperimentazione animale. Ci sarà occasione anche per discutere del ruolo dei festival scientifici, delle difficoltà di chi vuole percorrere la carriera del divulgatore scientifico e di cosa voglia dire fare festival di qualità. Sarà, dunque, una settimana (lunga) ricchissima di eventi e che serviranno anche a ricordare che la...
Il font giusto per comunicare la ricerca
posted by Cristina Rigutto
Il font è come l’abito, può trasmettere autorevolezza e fiducia o, al contrario, far percepire il nostro lavoro come poco credibile. I font rappresentano il “tono di voce” di un testo, influenzano il modo in cui leggiamo, e la nostra percezione dell’informazione. Pensiamo al Comic Sans, ritenuto il font meno credibile in assoluto. Basta seguire lo stream su Twitter di una qualsiasi conferenza per accorgersi di quanto spesso viene contestato e deriso l’uso del font Comics Sans nelle presentazioni, ma se cerchiamo una conferma ufficiale ci basta leggere le circa 50 ricerche e tesi sull’argomento o i...
La scienza sta davvero male?
posted by Simone Maccaferri
Nel numero di questa settimana, il periodico britannico The Economist ha pubblicato un interessante, e provocatorio, editoriale “How science goes wrong” in cui vengono passate in rassegna una serie di criticità dell’attuale sistema di auto-regolamentazione del mondo scientifico. “La ricerca scientifica ha cambiato il mondo, ed ora deve cambiare se stessa” asserisce la rivista inglese. Quali sono i problemi riportati? Il nucleo della questione è la credibilità della scienza agli occhi del mondo esterno, prerequisito fondamentale per poter richiedere che le evidenze scientifiche siano la base per le politiche del nostro secolo....
Trovato il caporeparto della respirazione cellular...
posted by Riccardo Guidi
L’atrofia ottica dominante è una malattia ereditaria progressiva dell’occhio che causa offuscamento alla vista e persino cecità, e si sviluppa in età prescolare. La colpa viene data al mancato funzionamento di un particolare gene: OPA1. La buona notizia è che il gruppo di ricerca dell’Istituto Telethon Dulbecco guidato da Luca Scorrano, assieme all’Università di Padova ed a ricercatori del CNIC di Madrid, hanno pubblicato su Cell come questo gene sia responsabile della morfologia dei mitocondri, le piccole centrali energetiche all’interno delle cellule, e come la forma dei mitocondri sia responsabile del loro...
Nanotecnologie nel piatto
posted by Luca Bucchini
Il 16 maggio di quest’anno è morto il padre della nanotecnologia, Heinrich Rohrer. Me ne sono ricordato ad un convegno di qualche giorno fa sulla valutazione dei rischi dei nanomateriali negli alimenti organizzato dall‘Istituto Superiore di Sanità (ben organizzato anche per la libertà di dibattito, in quest’epoca oscura e miserabile di “solo domande preordinate”). Dal necrologio di Rohrer ho finalmente capito cos’è questa nanotecnologia: è, per spiegarlo anche ai bambini, la capacità di usare gli atomi come fossero mattoncini di lego. Infatti, una delle prime applicazioni fu lo scrivere, con atomi...
Biotecnologie: una promessa da mantenere
posted by La Redazione
Come anticipato, comincia la collaborazione di Prometeus con la rivista Strade. Oggi esce il numero zero dove presentiamo qualche numero e riflessione su cosa sta succedendo alle biotecnologie italiane. Buone strade! @DNAyx @s_maccaferri IL FUTURO DELLE BIOTECH ITALIANE, UNA PROMESSA DA MANTENERE OTTOBRE 2013 / SCIENZA E RAZIONALITÀ 16 Ottobre 2013 di Davide Ederle e Simone Maccaferri Terzi in Europa per numero di imprese, ultimi per numero di addetti e capacità di accesso ai finanziamenti. Storia, prospettive e contraddizioni di un settore in attesa di un domani. Le biotecnologie sono il futuro, sono circa vent’anni che...
Il Poster si vota con un like
posted by Cristina Rigutto
La nuova sfida della presentazione dei poster passa per la Igert Poster Competition. Giunta al suo terzo anno di attività, la competizione coinvolge annualmente centinaia di studenti e ricercatori statunitensi. Il format è particolare: i partecipanti devono preparare un poster da presentare ad un pubblico di formazione scientifica, e un video di 3 minuti per spiegarne i contenuti ad un pubblico indifferenziato. Ma non basta presentare la propria ricerca , bisogna anche contestualizzarla ovvero presentarla in termini di applicabilità reale. Lo scopo della competizione è di promuovere la ricerca scientifica innovativa presso il grande...
Da grande farò il brevettaro
posted by Alessandra Bosia
Ogni anno, in molti atenei, vengono organizzati incontri di orientamento per giovani laureati in biotecnologie che si affacciano al mondo del lavoro. Sono note a tutti le difficoltà che si incontrano quando si scelgono le tradizionali carriere nell’ambito della ricerca. Per questo, vengono presentate professioni alternative e soprattutto proposti numerosi master e corsi post-laurea che aiutino a intraprendere percorsi lavorativi diversi dalla ricerca. Spesso durante questi incontri si parla anche di brevetti, ma raramente si forniscono consigli concreti su come accedere alle relative professioni. Proviamo a farlo qui. Vediamo innanzi...