Biotecnologie “star” dei social, ma…
Come si parla di Biotecnologie in Italia? Cosa sanno e come considerano gli Italiani le Biotecnologie? Queste le domande a cui Assobiotec e ThatMorning, società specializzata nel monitoraggio delle notizie online del settore LifeSciences & HealthCare, hanno voluto dare risposta analizzando la percezione delle biotecnologie sui social dal punto di vista reputazionale.
I risultati dell’”Osservatorio Biotecnologie” sono stati presentati ieri in occasione dell’evento “Storie dal Futuro migliore” tenutosi al Talent Garden Calabiana (Milano), una delle oltre 90 iniziative proposte nel nostro Paese durante la Settimana Europea delle Biotecnologie (23-29 settembre) cui ha partecipato anche ANBI.
Secondo quanto emerso dall’analisi del sentiment, gli scambi social e web in tema di biotecnologie sono caratterizzate da un elevato tasso di commenti positivi e molto positivi, mantenendo alta la reputazione soprattutto in ambito salute con particolare consapevolezza degli utenti del valore dei biofarmaci.
Al contrario, le biotecnologie agroalimentari soffrono ancora lo scotto di una bassa reputazione, così come ancora è rilevante lo scetticismo quando si parla di vaccini, soprattutto su twitter.
Buone notizie dal settore industria e ambiente: infatti al netto di un ridotto numero di menzioni, i contenuti sono positivi.
In generale, le buzzwords maggiormente associate a biotecnologie sono risultate terapia, cancro, genetica, ricerca scientifica ma anche biodiversità, soia, bioeconomia, sostenibilità, bioplastiche e biocarburanti.
Globalmente quindi si può affermare che la reputazione delle biotecnologie sui social è positiva e che di biotecnologie si parla e si anche molto!
Analizzando questi dati, il Presidente di Assobiotec Riccardo Palmisano si è dichiarato estremamente soddisfatto ed ha ricordato che “le biotecnologie continueranno a migliorare la quantità e la qualità della vita delle persone”.
Il Presidente ANBI, Davide Ederle, ha dalla sua fatto osservare che:
questi dati sono incoraggianti, c’è però ancora molto da lavorare, soprattutto in tema di biotecnologie agricole e di vaccini che pagano anni di cattiva informazione.
Su questo ANBI continuerà a battersi insieme a tutti coloro che sono coscienti che per vincere le sfide che ci attendono, non solo in ambito sanitario, è necessario investire nelle biotecnologie. Solo grazie ad esse infatti si potrà fare un passo avanti per sostituire le fonti fossili attraverso bioenergie, un’agricoltura più sostenibile e una chimica davvero verde.