OGM: Giorgio Fidenato la spunta
Venerdì scorso l’agricoltore Giorgio Fidenato, noto per le sue battaglie per la libertà di semina di colture geneticamente modificate, ha riscosso la sua vittoria.
La Prefettura di Pordenone gli ha infatti versato 2.170€ quale rimborso spese legali per essere stato ingiustamente multato. I fatti risalgono al 2013 quando a Fidenato era stata comminata una sanzione di 16.000€ per non aver osservato le procedure che consentono di identificare l’operatore che aveva messo a disposizione la semente.
Il Tribunale di Pordenone nel maggio scorso aveva però stabilito che Fidenato aveva rispettato tale procedura comunicando al Corpo Forestale il nome della ditta da cui si era rifornito e, oltre ad annullare la multa, aveva condannato la Prefettura a risarcire le spese legali.
Fidenato ora non si ferma e sul fronte legale chiederà che a rimborsarlo siano non le Istituzioni, ma le persone responsabili delle azioni messe in atto nei suoi confronti.
Non è corretto che a pagare sia la collettività, deve pagare chi ha sbagliato perseguendomi penalmente, per intimorirmi nella mia azione di semina di mais OGM.
Ma, insieme a Leandro Taboga, rilancia anche sul fronte scientifico con un progetto in 6 punti:
1. Ha allestito una stazione permanente di 1.000 mq per il monitoraggio dei lepidotteri e delle loro larve in una zona densamente coltivata a mais identificandone circa una trentina.
2. Ha condotto uno studio triennale sulla dinamica della popolazione di due specie di farfalle: Inachis io e Aglaise urticae, considerate particolarmente vulnerabili al polline del mais transgenico (Bt) MON 810, in quanto i loro bruchi possono essere presenti sulle ortiche durante il periodo di fioritura del mais.
3. Ha realizzato un allevamento di Inachis io e Aglaise urticae al fine di poter disporre di bruchi atti a verificare la tossicità del polline del mais (Bt) in condizioni reali di campo.
4. Ha conduzione uno studio accurato sull’impatto di parassiti e predatori su dinamica della popolazione di Inachis io, Aglaise urticae, Vanessa atalanta, Vanessa cardui, Poligonia c-album.
5. Ha messo a punto una tecnica che fosse semplice, precisa e poco costosa per la mappatura della dispersione del polline del mais e della sua presenza sulle foglie di qualsiasi pianta.
6. Ha acquisito conoscenze approfondite sul comportamento dei bruchi di Inachis io e Aglaise urticae alimentati con polline di mais (Bt) MON 810 in condizioni reali di campo.
Queste conoscenze permetteranno di disegnare un quadro realistico sul reale impatto che la coltivazione di mais Bt potrebbe avere nell’areale padano.