EXPO2015 e la sfida dell’innovazione

Su quasi tutti gli articoli che riguardano EXPO2015 sento parole come Sostenibilità, buon cibo, Made in Italy, condivisione…

Tutte belle parole, tutte importanti sia chiaro.

Raramente però sento menzionare Innovazione e Tecnologia. Come se fossero una marginali per il tema dell’esposizione (Nutrire il Pianeta). Come se la tecnologia fosse un nemico dell’agricoltura e del buon cibo, come se li snaturasse. Evidentemente abbiamo dimenticiato che tutto quello che gira non solo attorno, ma anche dentro il nostro piatto, dalle varietà che più amiamo alle tecniche agricole, dagli agrofarmaci ai prodotti tipici, sono disponibili grazie proprio ad innovazioni tecnologiche. Innovazioni magari ostacolate o viste con sospetto inizialmente, ma che oggi non esitiamo a chiamare tradizione.

Si pensi ad esempio all’opposizione che incontrò inizialmente tra i rietini il lavoro di Nazareno Strampelli, il padre dell’oggi quasi venerato grano duro Cappelli.

La tradizione altro non è che un’innovazione tecnologica del passato che ha avuto successo e si è affermata. Sarebbe il caso di ricordarlo ogni tanto o rischiamo che EXPO si trasformi (se già non è successo) in un improbabile tentativo di tornare indietro, piuttosto che in un’occasione per andare avanti e guardare veramente al futuro.

 

RAI Expo ha dedicato questo video alle sfide, in primis tecnologiche, che attendono il pianeta. In un anno ha raccolto solo poche centinaia di visualizzazioni. Non certo un buon segno.

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