Open Research Data: quale futuro?
Lo scorso 16 Dicembre, la Commissione Europea ha lanciato l’importante progetto pilota “Pilot on Open Research Data in Horizon 2020”. L’accesso libero ai dati derivanti dalle ricerche finanziate dai fondi pubblici di Horizon 2020 è, infatti, una delle caratteristiche del nuovo programma quadro di finanziamento che ha visto la luce poche settimane fa.
I ricercatori che parteciperanno a questo progetto pilota dovranno rendere liberamente disponibili tutti i dati necessari per validare i risultati presentati nelle loro pubblicazioni scientifiche, così come tutte le informazioni scientifiche che possano essere di interesse per la comunità scientifica, l’industria e la società civile.
Lo scopo di questa azione lanciata dalla Commissione Europea, e finanziata con tre milioni di euro, è quello di portare ad un migliore, più efficiente e più trasparente sistema di accesso ed utilizzo dei risultati della ricerca. Gli open data sono inoltre visti come volano di sviluppo e competitività dal punto di vista economico, essendo uno dei principi fondanti della open innovation.
Specifici progetti possono tuttavia non aderire a questa iniziativa, se esistono delle motivate ragioni di protezione di dati personali, proprietà intellettuale o sicurezza pubblica. Questo progetto pilota darà quindi alla Commissione Europea una maggiore comprensione dell’impatto che questi fattori limitanti possono avere nell’ostracismo verso l’open data ed identificare incentivi adeguati per convincere i ricercatori ad aderire allo schema di pubblicazione trasparente dei risultati della ricerca.
Sicuramente questo cambio di paradigma visto come centrale dalla Commissione Europea in Horizon 2020 può avere un impatto fortissimo sul modo di fare ricerca e sul rapporto stesso fra scienza e società. L’importanza del libero accesso ai dati scientifici è stato più volte dimostrato e discusso come strumento fondamentale per costruire la fiducia da parte dei cittadini nei risultati della ricerca, specialmente in clinica e in ambito biomedico.
Ora sarà necessario capire come il mondo della ricerca collaborativa, e le tante importanti iniziative di innovation previste in Horizon 2020, sapranno evolversi tenendo conto delle esigenze di commercializzazione dei prodotti della ricerca da parte dei partner industriali, che potrebbero vedere però in questa apertura agli open data una messa a rischio dei loro investimenti.