Il font giusto per comunicare la ricerca
Il font è come l’abito, può trasmettere autorevolezza e fiducia o, al contrario, far percepire il nostro lavoro come poco credibile. I font rappresentano il “tono di voce” di un testo, influenzano il modo in cui leggiamo, e la nostra percezione dell’informazione.
Pensiamo al Comic Sans, ritenuto il font meno credibile in assoluto. Basta seguire lo stream su Twitter di una qualsiasi conferenza per accorgersi di quanto spesso viene contestato e deriso l’uso del font Comics Sans nelle presentazioni, ma se cerchiamo una conferma ufficiale ci basta leggere le circa 50 ricerche e tesi sull’argomento o i risultati dell’indagine del New York Times. Cerchiamo quindi di evitarlo per comunicare la ricerca.
Se il font Comic Sans è ritenuto troppo informale per trasmettere contenuti scientifici, viene da chiedersi quale tra i font cosiddetti formali trasmetta più autorevolezza. Sempre secondo l’indagine del NYT il font più adatto allo scopo è lo spigoloso Baskerville.
Nel dubbio, soprattutto se lavoriamo nella pubblica amministrazione, usiamo il font già adottato da molte Provincie e Regioni italiane: il Verdana. Il font Verdana ha, infatti, una peculiarità che lo distingue dalla maggior parte dei font. Appartiene alla famiglia dei font senza grazie, considerato il gruppo di font più leggibile su supporti digitali, e permette di distinguere facilmente le lettere “Il1 “.