Chi ha pagato per distruggere il Golden Rice nelle Filippine?
Molti ricorderanno la recente distruzione nelle Filippine di un campo sperimentale di Golden Rice ad opera di un movimento anti-OGM, il MASIPAG, fortemente legato a Greenpeace.
La squadra assoldata dal MASIPAG per distruggere il campo sperimentale con il Golden Rice. Fonte: GMOPundit
Dalle indagini è emerso che non si è trattato di una rivolta contadina, ma piuttosto di un attacco organizzato assoldando alcuni giovani in una città vicina. All’epoca dei fatti non era però chiaro da dove provenissero le risorse del MASIPAG.
Il blog GMOPundit rivela che dietro il MASIPAG ci sono anche soldi europei, in particolare svedesi.
I contributi erogati dal Sida al MASIPAG. Fonte: Sida.
Il MASIPAG risulta infatti tra gli enti finanziati dal Sida, l’agenzia svedese per la cooperazione allo sviluppo, che eroga fondi statali a organizzazioni internazionali per lo sviluppo attraverso 15 ONG svedesi.
Il supporto al MASIPAG, come si evince dallo stesso database del Sida, non è sporadico, ma dal 2005 ad oggi ha portato nelle casse dell’organizzazione filippina più di 4,5 Milioni di Corone Svedesi (più di 500.000 €). 80.000 € nel solo 2013.
A veicolare i fondi la Società Svedese per la Conservazione della Natura, la più grande ONG del paese.
A cosa servono i soldi del Sida al MASIPANG. Fonte: Sida.
Le motivazioni del finanziamento?
Aumentare la sicurezza alimentare delle famiglie e delle comunità, difendere i diritti degli agricoltori sulla terra, sui semi e sulla tecnologia dalle multinazionali e le autorità. Rafforzare e consolidare il MASIPAG.
Il MASIPAG, tra l’altro, recentemente è riuscito insieme a Greenpeace a bloccare nelle Filippine la sperimentazione della melanzana Bt, che ha come obiettivo quello di ridurre l’uso di insetticidi, utilizzando a supporto della pericolosità degli OGM lo screditato studio di Seralini.
The court also mentioned that even if there is no factual evidence that Bt talong may bring harm to health, there were also no factual evidence either that it may not cause harm to anyone. However, when a study of Gilles-Eric Seralini wherein rats were fed with Roundup-tolerant GM corn for two years developed health problems was presented in court, the seven expert witnesses who testified were not able to convincingly rebut the said study. Hence, the court granted the precautionary principle.