Sale, batteri e agricoltura
Più della metà dei terreni agrari mondiali presenta segnali di degrado, in molti casi a causa di un accumulo di salinità nel suolo che rende più difficile la radicazione delle piante. Dilfuza Egamberdieva, microbiologa, responsabile del laboratorio di scienze agricole all’Università di Tashkent, in Uzbekistan, ha però isolato dal suolo batteri (Pseudomonas extremorientalis) tolleranti ad alte concentrazioni saline e ha selezionato ceppi capaci di iper-stimolare la crescita delle radici competendo inoltre con i patogeni presenti nel terreno.
Per questo ha ricevuto uno dei premi da 15 mila dollari messo in palio dalla TWAS, l’accademia mondiale delle scienze per il progresso scientifico dei paesi in via di sviluppo, che ha sede a Trieste.