Change of mind
“Perdere la testa”, in futuro, potrebbe non essere più soltanto un modo di dire ma, essenzialmente, metà dell’opera. Almeno stando ad un recente lavoro pubblicato da Sergio Canavero e riportato in un’intervista rilasciata al periodico Oggi (che ha poi fatto il giro della stampa generalista).
Il progetto che ha innescato tutto questo tam-tam mediatico si chiama HEAVEN/GEMINI (Head Anastomosis Venture with Cord Fusion) e ha l’obiettivo di verificare la possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato col moncone nel collo di un soggetto ricevente. In realtà il progetto non nasce oggi, ma ha destato molto interesse\scalpore\preoccupazione (a seconda dei punti di vista) il vaticinio del Dott. Canavero “Il trapianto di testa nell’uomo è tecnicamente possibile. E tra un paio di anni potrebbe essere una realtà“.
Le affermazioni del neurochirugo hanno generato reazioni discordanti anche nel mondo scientifico. A chi si è affrettato a ricordare che una procedura simile, nel nostro Paese, non sarebbe comunque accettabile (sono vietati i trapianti di cervello e organi genitali) Canavero ha risposto che non si sta parlando di trapianto di cervello ma, al contrario, di donazione multiorgano.