Semina iacta est

Ieri Giorgio Fidenato ha seminato il suo campo di Vivaro con OGM davanti a circa 200 persone, per lo più simpatizzanti, ma anche qualche contestatore (appartenente al M5S).

Non sono mancate le reazioni principalmente politiche, a partire dalla neopresidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ha scritto al Governo:

siamo contrari all’ogm, ma non abbiamo strumenti giuridici

Dalla sua il Ministero delle Politiche Agricole ha rilasciato una nota:

In relazione a notizie diffuse negli ultimi giorni, che affermano la possibilità di porre a coltura, nel nostro Paese, sementi geneticamente modificate senza alcuna forma di autorizzazione, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali precisa che, alla luce e nel rispetto della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea 6 settembre 2012 e di quella del 18 maggio 2013, il diritto di coltivare organismi geneticamente modificati deve convivere con il diritto dello Stato di condizionare la coltivazione ad adeguate misure di coesistenza con l’agricoltura tradizionale o biologica, al fine di evitare ogni possibile commistione di tali produzioni e conseguenti danni economici.

Sottolineando pertanto che la norma preveda ancora, per la semina di OGM, una autorizzazione nazionale legata alle norme di coesistenza.

Dalla sua Fidenato ha però sia la sentenza del 9 maggio della Corte di Giustizia europea che sottolinea che

un prodotto autorizzato a livello comunitario non può essere sottoposto a un nuovo iter autorizzativo nazionale

sia le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che sul fronte della coesistenza stabiliscono che:

Considerati i profili prettamente economici che devono essere regolamentati dai piani di coesistenza, e considerato che a tali piani sono estranei i profili ambientali e sanitari, e il principio comunitario della coltivabilità degli OGM se autorizzati, il rilascio dell’autorizzazione alla coltivazione non può essere condizionato alla previa adozione dei piani di coesistenza.

Il braccio di ferro tra lo Stato e l’agricoltore friulano si arricchirà probabilmente di nuovi capitoli, oggi però Fidenato, con la semina, segna un punto a suo favore, un punto che commenta così:

Nel mondo c’e’ spazio per tutti, le ideologie totalitarie vanno sconfitte, il mio non e’ un gesto dimostrativo o provocatorio, voglio sia ribadita la possibilita’ per gli agricoltori di scegliere. Sull’Ogm e’ vietato vietare: oggi si fa la storia dell’agricoltura italiana.

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