L’intervento del Presidente Maccaferri al CUN
Il 16 gennaio scorso, presso la sede del MIUR, si è svolto un convegno organizzato dal CNR per discutere dello stato delle Biotecnologie in Italia.
Qui l’abstract dell’intervento del Presidente ANBI, Simone Maccaferri di cui riportiamo i punti più salienti.
“Quello che manca in Italia, oggi, è l’allineamento fra un sistema legislativo inadeguato, poiché spesso obsoleto, conservatore e che prevede scarsa relazione col mondo delle professioni e delle imprese, e le necessità del mondo delle Biotecnologie. Non si tratta solo dell’esigenza di modificare l’impianto legislativo della professione del biotecnologo, ma di ripensare in maniera organica formazione e professione, grazie ad un approccio più moderno, dinamico, liberale, che permetta al mondo dell’Università e delle professioni di modificarsi, di volta in volta, sulla base delle esigenze attuali e dei trend futuri”.
“Serve un serio approccio riformatore, che dia alle Università la possibilità di formare professionisti appetibili, con competenze richieste e spendibili, e che non si basi su dogmi come quello del valore legale del titolo di studio. Basti pensare che, oggi, i corsi di Bioinformatica in Italia chiudono per effetto della Legge 240, in virtù della loro multidisciplinarietà e trasversalità, mentre i bioinformatici sono richiestissimi dalle aziende biotech italiane”.
“Non è più possibile, nel 2013, lasciare migliaia di professionisti, il cui lavoro impatta sull’economia del paese, nel limbo dell’indeterminatezza. I biotecnologi, come i clinical monitor e tante altre nuove professioni non ordinistiche, devono avere la possibilità di vedere riconosciute le proprie competenze”.