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Una rivista di Biotecnologi per i Biotecnologi (e non)

Prometeus è il Newsmagazine dell’Associazione Nazionale dei Biotecnologi Italiani (ANBI). La rivista ha come obiettivo primario quello di  promuovere la divulgazione scientifica delle biotecnologie e dello sviluppo tecnologico ad esse collegato. Aperto nel 2004, ora giunge alla sua versione 3.0 rinnovandosi, dopo il restyling del 2009, nello stile e nei contenuti adattandosi alla comunicazione sociale.

Un po’ di storia

Nato nell’ottobre 2003 vede completare la sua prima redazione, guidata da Chiara Cipollina, nel gennaio 2004. Il numero zero uscirà  2 mesi dopo, nel marzo 2004. Sarà però l’aprile 2005 a vedere il salto di qualità della rivista con la nomina del giornalista professionista Andrea Carobene a Direttore Responsabile e la registrazione presso il tribunale di Milano come periodico bimestrale.

Nel 2008 inizia una profonda revisione del concept alla base di Prometeus, da qui nasce l’idea di sviluppare una rivista scientifica fatta da e per biotecnologi che sapesse sfruttare tutte le potenzialità del web 2.0 . Uno spazio aperto, un luogo virtuale di incontro, di scambio, di discussione, dove far circolare idee e informazioni, i risultati scientifici ottenuti nei nostri laboratori e dialogare anche in modo critico sulla professione del biotecnologo e su ciò che si sta facendo per valorizzarla.

Alla guida della nuova rivista, che da bimestrale si trasforma in web-magazine, resta Andrea Carobene, affiancato nella direzione da Davide Ederle, socio fondatore dell’ANBI, di Prometeus oltre che giornalista pubblicista. Il ruolo di Redattore Capo passa invece da Chiara Cipollina, negli USA, a Vincenza Cifarelli, biotecnologa in forza all’Università di Pittsburgh.

A completare la redazione molti altri biotecnologi che sentono il desiderio di confrontarsi con il fondamentale tema della divulgazione e della comunicazione della scienza.

Nel 2012 vi è il passaggio di testimone tra Andrea Carobene, chiamato ad altri incarichi, e Davide Ederle che diventa Direttore della testata e, con il supporto de Eros Fabrizi, collaboratore dal 2009, ripensa alla sua struttura adattandola e disegnandola attorno ai social media.

E’ ancora possibile consultare le edizioni passate di Prometeus accedendo all’archivio.

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