Ordine biologi, proseguono le polemiche sul Congresso del cinquantenario
Continua a suscitare polemiche la decisione dell’Ordine Nazionale dei Biologi di invitare come relatori noti esponenti no vax al congresso per il cinquantenario di fondazione che si terrà il prossimo 2 marzo.
Il dibattito aveva raggiunto i media nazionali costringendo il presidente dell’Ordine D’Anna a chiarire che il congresso non era assolutamente finalizzato a sostenere tesi contro i vaccini.
Nei giorni scorsi è intervenuta anche ANBI sottolineando la necessità che:
le iniziative promosse dagli Ordini, dato il loro ruolo di garanzia e vigilanza sulla deontologia, siano al di sopra di ogni possibile strumentalizzazione, e diano spazio e voce a ricerche e ricercatori che hanno visto i propri risultati, seppur d’avanguardia, validati e confermati dalla comunità scientifica internazionale.
La polemica però non si placa. Dopo una lettera del direttivo del CBUI (il Collegio dei Biologi delle Università Italiane) in cui si richiedeva un profondo ripensamento dell’evento, il Presidente ONB ne ribadiva invece la bontà e provvedeva a rimuovere il nome del Presidente CBUI dai relatori del convegno.
Al fine di evitare imbarazzi di sorta al professor Giovanni Antonini, presidente del CBUI e relatore al convegno, nel ringraziarlo per la disponibilità manifestata, ho ritenuto opportuno sostituirlo con un altro relatore.
Il Presidente ONB, in una lettera ai biologi, rivendicava inoltre le scelte fatte nella selezione dei relatori:
Come presidente dell’Ordine ho il dovere di dirvi che non mi inginocchierò davanti ai “generali inquisitori, avendo davanti gl’occhi miei li sacrosanti Vangeli”, né maledirò “errori ed eresie”, come dovette affermare Galileo Galilei. Ho il dovere di non venir meno all’impegno di portare tutti i Biologi Italiani su di un terreno di vera libertà scientifica e di prestigio professionale e di essere, con tutti quanti voi, indomito alla mediocrità.
A questa sono seguite prese di posizione di società scientifiche e centri di ricerca che stigmatizzano la scelta compiuta dall’ONB, a partire dalla SIV:
La Società Italiana di Virologia sente il dovere di intervenire in merito al convegno organizzato dall’Ordine dei Biologi i il 2/3 pv a Roma. Si stigmatizza il fatto che una orientata scelta dei relatori sembra avere lo scopo di rinfocolare il dibattito sui vaccini in modo pregiudizialmente contrario alle più consolidate acquisizioni della scienza vaccinologica. Tale tipo di manifestazione può solo ingenerare perplessità e dubbi in un pubblico di non addetti, distogliendo l’attenzione da quelli che sono gli enormi benefici che le vaccinazioni hanno garantito e garantiscono al genere umano. Le acquisizioni scientifiche possono sempre essere ridiscusse, ma con la forza di nuovi dati ottenuti con rigorosa sperimentazione e non con le semplici opinioni, anche di chi, in passato, ha professato scienza. È deplorevole che un ordine professionale, che dovrebbe formare i giovani, promuovere cultura in ambito sanitario e soprattutto custodire la dignità della professione, si discosti in termini così netti dal rispetto di queste elementari regole.
Sono in causa non questioni di lana caprina, ma argomenti di vitale importanza per la salute e la sicurezza pubblica.
e i biologi del Mario Negri:
I biologi e il personale scientifico del IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, diretto dal Prof. Silvio Garattini, esprimono forte disapprovazione per la decisione del Presidente dell’Ordine dei Biologi di celebrare i 50 anni di attività con un convegno no vax a cui partecipano tutti gli oppositori delle vaccinazioni. È un insulto a tutti i biologi italiani che lavorano ogni giorno per migliorare la salute delle persone e della collettività.