La Buona Scuola: le cose cambiano, anche per i biotecnologi

Questa volta, finalmente, ci siamo. Secondo quanto riportato da Orizzonte Scuola, questa dovrebbe essere la settimana “decisiva” per la nascita del nuovo Regolamento relativo alle Classi di concorso per l’insegnamento nelle scuole. Regolamento atteso da anni e che, a causa del susseguirsi di riforme universitarie, scadenze elettorali e tavoli tecnici era passato di mano in mano senza mai vedere la luce. Il Governo Renzi, come noto, aveva annunciato il reclutamento di 100.000 nuovi insegnanti all’interno di una serie di provvedimenti contenuti nel programma La Buona Scuola del 2014. Reclutamento che non poteva prescindere appunto dalla revisione delle Classi di Concorso e che era stato annunciato come “il concorsone” che avrebbe dovuto tenersi a Dicembre 2015, in virtù della conclusione dei lavori annunciata dal Ministro Giannini già lo scorso luglio.

Secondo ROARS “È senz’altro apprezzabile che il Governo intenda risolvere una vicenda aperta ormai da troppo tempo, ma per nulla condivisibile è che proceda in totale autonomia, rinunciando ad acquisire i necessari pareri e imboccando così una pericolosa scorciatoia ricca di incognite”.  Allo stesso modo Maria Grazia Rocchi, deputata PD relatrice del testo in Commissione ha commentato: “In realtà dal Ministero ci saremmo aspettati qualcosa di un bel po’ più moderno. Sono state inserite le discipline nate dai recenti riordini, alcune sono state accorpate, altre eliminate. Ma di fatto si tratta sempre del vecchio schema, solo un po’ modificato. Siamo ancora indietro di decenni”.

Ora il tempo stringe: il bando concorsuale è previsto a Febbraio, e se non si vuole slittare ulteriormente il Regolamento deve essere approvato dal Consiglio dei Ministri.

Incertezze politiche a parte, pare che finalmente il legislatore, nonostante alcune incongruenze ed un sistema che prevediamo sarà soggetto a ulteriore revisione, si sia accorto delle “nuove” classi di laurea, tra cui quelle in Biotecnologie, tema su cui l’ANBI lavora da anni. Analizzando la tabella che Orizzonte Scuola reputa definitiva, le possibilità di accesso all’insegnamento per i biotecnologi si ampliano in modo significativo e non per semplice equipollenza, ma per riconoscimento diretto.

Secondo lo schema attualmente in vigore, ampiamente contestato non solo dai Biotecnologi, le Lauree in Biotecnologie garantivano l’accesso all’insegnamento di discipline scientifiche nelle sole scuole superiori (Classe 60/A Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia e Classe 57/A Scienza degli Alimenti), ora il nuovo schema amplia e di molto le possibilità estendendo l’accesso anche ad altre classi:

Classe A-15 (ex 2/A e 40/A) “Disclipline Sanitarie” [Istituti tecnici, professionali e Liceo Scientifico]: Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche LM-9;

Classe A-28 (ex 59/A) “Matematica e Scienze” [Scuole Medie]: tutte le classi di Lauree Magistrali/Specialistiche in Biotecnologie LM/LS 7-8-9;

Classe A-31 (ex 57/A) “Scienze degli Alimenti” [Istituti tecnici, professionali]: Lauree Magistrali/Specialistiche in Biotecnologie LM/LS 7-8;

Classe A-50 (ex 60/A): “Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche” [Istituti tecnici, professionali e Licei]: tutte le classi di Lauree Magistrali/Specialistiche in Biotecnologie LM/LS 7-8-9.

La campagna social #Iovoglioinsegnare lanciata da LINK-Coordinamento Universitario sembra così trovare una sua positiva conclusione, ma siamo certi che questo non sarà che un ennesimo capitolo di una storia infinita, e che ancora molta strada resta da fare per raggiungere un pieno riconoscimento della figura del biotecnologo. Un passo alla volta.

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