ANBI su OGM in TuttoScienze

La Stampa ospita, nel suo inserto TuttoScienze, un articolo di approfondimento dedicato a OGM e nuove frontiere delle biotecnologie in agricoltura. Anche ANBI interviene.

Il pezzo, firmato da Stefano Rizzato, racconta la storia degli OGM e di come la normativa che abbiamo imposto per la loro autorizzazione oggi di fatto impedisca non solo di presentare nuovi prodotti ma, in diversi casi, anche la stessa ricerca nel settore. Mentre l’Europa ha appena varato un ulteriore irrigidimento di queste norme, gli USA stanno invece pensando di superare questo schema per trovare nuove soluzioni capaci di garantire sia la salubrità dei prodotti sia di offrire la possibilità di sviluppare in tempi rapidi e a costi contenuti nuove colture, aprendo il settore anche alle piccole imprese e alle Università.

Il futuro, ricorda Rizzato, comunque non si chiamerà OGM, ma “genome editing” e nuove tecniche stanno muovendo i primi passi fuori dai laboratori. L’Italia pare impreparata alle nuove sfide dell’innovazione agricola, come, nell’articolo di TuttoScienze, sottolinea anche Daniele Colombo, Presidente ANBI, che chiede alla politica un cambio di passo che parta da un nuovo dialogo tra comunità scientifica e istituzioni:

La prima cosa da fare è rimuovere l’assurdo divieto per la ricerca sul campo. È una chiusura che ha già provocato dei mostri, come le 350 piante dell’Università della Tuscia – ciliegi, meli e altri alberi su cui si sperimentava da anni – bruciate per legge nel 2012.

 

Quello che ci preoccupa è questa volontà antiscientifica, come abbiamo già scritto al premier Matteo Renzi e al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Tutti gli ultimi governi e Parlamenti, con poche eccezioni, hanno infatti dimostrato scarso interesse o una vera e propria ostilità nei confronti dell’innovazione e di chi prova a portarla avanti. Adesso servono una nuova era e una nuova classe politica, che voglia e sappia dialogare e stringere rapporti con la comunità scientifica.

 

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