Redazione medico-scientifica, abstract, presentazioni e poster

Manuale di redazione medico-scientifica. Abstract, presentazioni e poster 30 aprile 2015. Dopo mesi di lungo lavoro finalmente il Manuale di redazione medico-scientifica. Abstract, presentazioni e poster farà il suo ingresso in libreria.  Un titolo lunghissimo questo per un manuale, ma lo abbiamo voluto così per rappresentare le due anime di questo libro, quella di Tiziano Cornegliani e la mia.

Questo è un libro scritto a quattro mani, con la passione di chi parla del suo mestiere e non ha paura di svelarne i segreti. E’ un passaggio di competenze che pagina dopo pagina lascia la penna dello scrittore per entrare nella cassetta degli attrezzi del lettore.

Il libro apre con una citazione di Mark Twain che suona quasi come un monito al lettore: “Fai attenzione quando leggi un libro di Medicina. Potresti morire per un errore di stampa“. Una citazione scelta da Tiziano, questa, che preannuncia il capitolo dove egli ci guida nell’apprendimento delle regole da osservare per tradurre correttamente dall’inglese. Una lettura sicuramente interessante per i medici, ma ancor più per giornalisti e comunicatori scientifici che per primi sono vittime degli strafalcioni risultanti dalla errata traduzione. E se molti si limiteranno a un sorriso davanti a esempi come la “cultura” delle urine, si faranno sicuramente più attenti proseguendo nella lettura del capitolo quando si spiega la differenza tra evento avverso (adverse event) e reazione avversa (adverse reaction), o tra gittata sistolica e gittata cardiaca.

I due capitoli successivi sono dedicati al lavoro di redazione. In tutta onestà devo dire che, quando ho letto i capitoli scritti da Tiziano, in prima battuta avevo trascurato questa parte. Ho sempre sofferto di una spiccata idiosincrasia per la grammatica e l’ortografia, ma quando finalmente mi sono decisa a leggerli, mi sono accorta che quello che leggevo mi piaceva e che ogni informazione si stava velocemente fissando nella mia memoria senza sforzo.

Tiziano ha scritto anche di altri argomenti, ma li lascio scoprire al lettore che può vederne un’anteprima nell’indice.

E veniamo alla seconda parte del libro, quella che ho scritto io, che titola “Abstract, poster e presentazioni” orientata alla produzione di materiali per la partecipazione a convegni e conferenze, sia specialistiche che divulgative. Va da sé che questa sezione non può che iniziare con dei suggerimenti per scrivere (con successo) un abstract per partecipare a una “Call for Papers”, ma ho voluto dare ampio spazio anche agli abstract per gli articoli, puntando soprattutto sui meccanismi da mettere in atto per far sì che Google, Pubmed e tutti i motori di ricerca dedicati, si accorgano del nostro abstract e lo facciano apparire nei risultati di ricerca. Emergere tra milioni di pubblicazioni in Peer Review e il sempre crescente numero di pubblicazioni in open access, è sempre più difficile e diventa ormai indispensabile introdurre nelle norme redazionali un decalogo per orientarsi nella scelta delle parole chiave da inserire nel testo, nell’abstract e nel titolo.

Il capitolo dedicato alle presentazioni è senz’altro il più corposo, le cose da dire erano molte: come comporre le singole slide, come scegliere le immagini e le licenze (con dei cenni sulla fotografia clinica), quando usare transizioni e animazioni, come impostare i video, gli accorgimenti tecnici da usare in conferenza … erano così tante che ho deciso di suddividerle in tanti capitoletti separati per dare modo al lettore di consultare velocemente il manuale, quasi fosse un dizionario. Ma in questo capitolo non ho inserito solo la parte tecnica e grafica, ho voluto dare qualcosa di più, qualcosa di mio, mettendo a disposizione le tecniche che uso quando a mia volta sono relatore. E così ho aggiunto una lunga descrizione delle due tipologie principali di struttura della presentazione: quella scientifica (metodo IMRAD) e quella divulgativa (metodo TEDmed).

Dei poster invece ho curato molto l’aspetto dell’impaginazione, che è quello che più preoccupa i giovani dottorandi. L’ho fatto indicando i layout più comuni, le tecniche per suddividere il testo, la disposizione delle sezioni e lo spazio da dedicare ad ognuna.

Come per l’abstract, anche per poster e presentazioni ho voluto offrire dei suggerimenti per favorirne la diffusione via web.

 

 

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