Siamo un paese normale… pesce d’Aprile!

La notizia apparsa ieri su Prometeus, dedicata all’arresto dei vandali che hanno deturpato i campi e la casa di alcuni agricoltori favorevoli agli-OGM, non è vera.

Così come non è vero che la nostra politica ha preso le distanze dal gesto. Anzi, non solo a Prometeus non risultano prese di distanza (e in particolare su questo saremmo particolarmente lieti di essere smentiti), ma i toni adottati dalle istituzioni non paiono di tenore molto diverso da quelli adottati dagli autori del gesto.

Debora Serracchiani, che oggi riveste un ruolo di primo piano anche nella politica nazionale, ha affermato, ad esempio, in occasione dell’approvazione della legge regionale contro la coltivazione di OGM:

Il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione che si è trovata sotto l’attacco degli Ogm e, nonostante polemiche e attacchi strumentali, ha saputo reagire con determinazione, chiarezza e rispetto della legge. Ora siamo la prima e finora unica regione che, in ogni caso, può dire che le sue coltivazioni tradizionali sono – ha concluso – al riparo da rischi di contaminazione

 

(qui la legge del Friuli che prevede non solo sanzioni, ma anche la distruzione dei campi coltivati con OGM)

Come già fatto notare in diverse occasioni su queste pagine, esistono diverse perplessità sulla legittimità dei provvedimenti adottati, non solo dal Friuli, ma anche dal Governo.

La prima norma nazionale su questo tema risale al 2000, il cosiddetto “Decreto Amato”. Da quel primo atto, il nostro paese non è riuscito a emanare una sola norma che non sia stata impugnata e annullata perché illegittima. Vale la pena di ricordare che siamo nel 2014.

Qui non si vuole entrare nel Dibattito OGM sì, OGM no. Non è questo in discussione, ognuno su questo ha le proprie idee. Ciò che è in discussione è se viviamo in uno stato di diritto o meno.

I fatti di Vivaro, che iniziano nel 2010, sembrano dirci il contrario.

A 4 anni di distanza, Luca Tornatore e la sua “squadra” tornano indisturbati e danneggiano nuovamente la proprietà privata di agricoltori che non la pensano come loro, questa volta arrivando fino ad imbrattare la soglia della loro casa.

Nel frattempo, si apprende dallo stesso Luca Tornatore che la nostra giustizia, che ha ingiustamente perseguitato Giorgio Fidenato per anni (sono dovute intervenire perfino la Commissione e la Corte di Giustizia Europea per mettere fine alla sua odissea), non è stata capace di chiudere nessuno dei 4 processi in cui sono coinvolti per le loro azioni anti-OGM.

 

A 4 anni di distanza, ad ogni suo provvedimento dichiarato illegittimo, l’Italia ha risposto con un altro provvedimento altrettanto illegittimo. Abbiamo avuto perfino un ministro che l’ha dichiarato apertamente e pubblicamente.

In un paese normale chi arreca danno alla proprietà privata di qualcuno viene celermente condannato a risarcire il danno e messo in condizione di non reiterarlo.

In un paese normale la legge rispetta il diritto e il legislatore che emana norme illegittime, e lo fa consapevolmente, ne risponde personalmente.

In un paese normale la politica (democratica) condanna la violenza e prende le distanze da chi la pratica.

Quindi no, si direbbe che non siamo un paese normale, anche se, visto il tempo che i nostri lettori hanno impiegato per capire l’inconsistenza della notizia, in molti credono lo sia.

Buon pesce d’aprile, seppur amaro.

 

 

 

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