Comunicare la salute nei social media

La rete e i social media offrono moltissime opportunità per comunicare la salute ed educare ad uno stile di vita sano. Ne stanno prendendo atto i medici, che sempre più sono presenti in rete per raggiungere i pazienti là dove questi vanno a cercare le informazioni.

Antonio Pratesi

Antonio Pratesi

Uno dei canali web attualmente più usati dalla classe medica per comunicare la salute (e la medicina) è YouTube, per la sua capacità di raggiungere efficientemente vasti segmenti di pubblico.

Per capire meglio come usare questo strumento, ho intervistato Antonio Pratesi, (@MDfreerider) medico nutrizionista, che ha appena pubblicato una serie di video brevi e accattivanti per sfatare, attraverso il racconto di storie di vita, alcune convinzioni ormai radicate in noi anche se prive di evidenza scientifica.

Antonio, come i social media stanno cambiando la medicina e la sanità?

Principalmente con l’accesso a fonti alternative di informazione.  Secondo un sondaggio fatto in USA ogni 3 visite mediche fatte in un anno il paziente medio passa 53 ore online alla ricerca di informazioni mediche. Quindi ogni consulto medico viene mediamente integrato da quasi 18 ore di ricerche in rete.

Ma anche il medico stesso ricerca continuamente informazioni in internet, anche se ha il vantaggio di saper dove cercare e saper mediare le informazioni trovate in rete e nei social media, con la sua cultura ed esperienza. La rete permette di risparmiare tempo, si può fruire dei contenuti in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, anche mentre si è fermi a un passaggio a livello o in coda alle poste. E offre grandi potenzialità, ad esempio potrebbe soppiantare le modalità tradizionali di aggiornamento della classe medica che richiedono tempo: in un convegno si dedicano 5 ore per sviluppare un argomento che potrebbe essere sintetizzato in un paio di video di 5 minuti ciascuno, da guardare comodamente via web.

Perchè un medico dovrebbe essere presente su web?

Il medico è una persona pubblica. E’ a contatto con migliaia di persone, partecipa a convegni in cui è relatore, o gruppi vari come ad esempio gruppi Alzheimer, Avis o alcolisti anonimi … Nolente o volente il medico è già in rete “a sua insaputa”. Le persone che lo incontrano commentano in rete con altri ed esprimono i loro giudizi che rimarranno indelebili sul web. Per questo è importante “fare trovare” sul web quello che le persone cercano su di noi, presentando le proprie competenze ed interessi.

Qualora il medico decida di interagire più attivamente nella rete, creando un blog e usando i Social Media, si apre un mondo nuovo pieno di opportunità. L’interazione con suoi pari o con i cittadini/pazienti è una grande occasione di crescita personale e professionale. Ad esempio un medico americano, Michael Greger che ha realizzato un blog ove produce video tutorial sulla alimentazione, è stato riconosciuto come autorevole esperto sul campo e vive tenendo conferenze attraverso tutti gli Stati Uniti. Alcuni suoi video hanno raggiunto 1 milione di visualizzazioni ed è stato addirittura chiamato dalla commissione governativa degli Stati Uniti per la stesura delle Dietary Guidelines per il 2015.

In rete c’è tutto e il contrario di tutto. Purtroppo c’è un sacco di spazzatura. Nel campo della salute e della dietetica c’è una grande necessità di contenuti di valore. I medici o i giornalisti scientifici possono dare il loro contributo aumentando la probabilità che i cittadini, assetati come sono di informazioni sulla salute, possano imbattersi su informazioni serie, attendibili e basate sui fatti.

Perchè hai scelto YouTube come canale privilegiato per comunicare la salute?

YouTube è il 2° motore di ricerca e il 3° sito più visitato al mondo con oltre 1 miliardo di utenti unici al mese e milioni di nuove iscrizioni giornaliere. Le persone preferiscono guardare un video rispetto alla lettura di un testo scritto: ci sono immagini, suoni, timbro della voce ed espressione del viso di chi parla, animazioni grafiche. E’ un modo di informarsi decisamente più facile, efficace e piacevole.  I video su YouTube riguardano tutto lo scibile umano: da come si ripara un modello di lavatrice a come si esegue un intervento cardiochirurgico.

Cosa più importante, su YouTube , trovano spazio quei messaggi ignorati dai media tradizionali perché vanno contro la cultura dominante imposta dagli interessi economici.  I video che ho prodotto (come quello qui sotto) sono in linea con le migliori evidenze scientifiche e le migliori informazioni bioetiche, ma sono talmente controcorrente rispetto alla “cultura dominante” da sembrare quasi “eversivi”. YouTube e i Social Media offrono ai medici preparati e intellettualmente onesti, l’opportunità di trasmettere dei messaggi importanti colmando le lacune dei media convenzionali.

Quali strumenti userai per monitorare l’efficacia della tua comunicazione nel determinare un cambiamento comportamentale nelle persone?

Gli strumenti a disposizione ci permettono di valutare numero accessi o visualizzazioni, ma non di verificare se la visione del filmato ha prodotto un effettivo cambiamento nello stile di vita. Possiamo solo presumere che una persona guardi un determinato video perché interessata a risolvere un problema, e presumere che se condivide in rete un video, è perché ritiene il contenuto interessante. L’unico strumento che abbiamo a disposizione per questo tipo di monitoraggio è cercare di ricreare il rapporto diretto medico-paziente invitando le persone a commentare e rispondendo ai commenti.

Per saperne di più:

Dieta e salute (sito web)

Come cambia la comunicazione della salute. Video e Social Media per l’educazione dei medici e dei cittadini di Antonio Pratesi


Cristina Rigutto on Google Plus

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