Sperimentazione Animale: hanno vinto i buoni?
E’ di questi giorni la notizia dell’approvazione da parte del governo del decreto legislativo di attuazione della Direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.
L’ANBI ha seguito nei mesi scorsi la vicenda da vicino.
Per spiegare gli aspetti più controversi e le implicazioni del testo di recepimento italiano, aveva anche sviluppando un video esplicativo.
Oggi si apprende, da fonti animaliste (non è infatti ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo definitivo), che gran parte delle perplessità sollevate dalla comunità scientifica sono state ignorate dai nostri legislatori.
Molte sono le note sollevate a quella che sembra la versione del testo approvata. Dal non rispetto della Direttiva stessa alla insensatezza dell’impedire l’allevamento, ma non l’uso (che resta obbligatorio), di cani, gatti e primati sul territorio nazionale, costringendo gli animali a lunghi viaggi inutili.
L’ANBI a queste osservazioni aggiunge la sua perplessità riguardo l’identificazione delle professionalità per le quali sono consentite le esercitazioni didattiche: risultano infatti limitate a medici e veterinari, escludendo di fatto, oltre ai biotecnologi, molte altre figure che nel loro percorso professionale si troveranno a operare con animali, senza un’adeguata preparazione.