MedBunker e la vendita dei miracoli (sanitari)
Salvo di Grazia è un medico con la passione del racconto. Ginecologo e da qualche anno anche blogger, nel tentativo di divulgare un po’ di scienza e medicina facendo chiarezza su tante bufale che circolano sulla rete. Ora esce il suo libro “Salute e Bugie” per i tipi di Chiarelettere, seguendo l’onda del successo già sperimentato da Dario Bressanini.
Come nasce medbunker?
Semplicemente per caso. Navigavo su internet e guardando un video su una presunta guarigione “miracolosa” da un tumore, mi accorsi che con un “piccolo” trucco l’intera vicenda era stata manipolata. Dopo aver spiegato a chi aveva diffuso il video che quello che si raccontava non corrispondeva al vero mi sono reso conto che certe illusioni non possono essere spezzate, visti gli interessi attorno al mondo della cosiddetta “medicina alternativa”. La difficoltà nello smascherare i trucchi dei guaritori mi ha indotto ad inaugurare uno spazio personale, un blog, quello che poi è diventato “MedBunker”, uno spazio già esistente all’estero (ci sono diversi medici in Inghilterra e negli Stati Uniti che portano avanti un’opera simile alla mia) ma che in Italia ancora non esisteva.
Ora un libro con Chiarelettere in scia a quelli di Dario Bressanini. Finalmente i divulgatori riescono a raggiungere il grande pubblico. Secondo lei come mai esiste ora questa attenzione?
Proprio perché siamo inondati da troppe informazioni sulla salute, la maggioranza delle quali si diffondono in maniera incontrollata grazie ai social network ed il web. L’eccesso di informazioni crea confusione e a volte veri e propri drammi. Quando si parla di salute sarebbe corretto ricevere notizie reali, non esagerate e soprattutto non pericolose. Un problema a lungo sottovalutato e che solo ora sta ricevendo la giusta attenzione. Pensiamo alle false notizie sui vaccini, alle cure anticancro, a chi promette guarigioni semplici ed economiche, si tratta spesso di truffe o almeno di promesse che non si possono mantenere.
Qual è il messaggio di fondo del libro?
Quello di sviluppare il senso critico informandosi da fonti serie e documenti attendibili. Fortunatamente siamo liberi di decidere a chi affidare la nostra salute, ma la vera libertà è quella cosciente ed informata. Chi non ha le capacità per distinguere la realtà dalle illusioni deve essere aiutato in questo percorso ed io con il mio lavoro sul web ed ora su carta ho voluto provare a dare una mano.
Qual è la parte che le ha dato maggiormente soddisfazione scrivere?
Mi affascinano i meccanismi mentali e sociali legati alle leggende sulla salute ed il racconto della vicenda Wakefield (l’ex medico che diffuse la falsa convinzione che i vaccini siano causa dell’autismo) mi sembra perfetta per descrivere come una frode scientifica costruita per interessi personali, sia poi diventata bandiera della “libertà di scelta” (in questo caso relativa ai vaccini). Nella sua tragicità per me è incredibile come esistano persone che in nome di una cattiva interpretazione della libertà di scelta diano credito ad un’altra che ha semplicemente giocato sporco per guadagnare più soldi.
Ora lei è in tour per presentare il suo libro, un mondo nuovo per chi come lei è abituato a fare il medico, come sta andando?
L’uscita del libro ha causato un comprensibile interesse e quindi anche tante richieste di interviste e commenti. Due esperienze sono da raccontare brevemente. La prima è che mi sono reso conto quanto sia ancora oggi “tabù” parlare di cancro o malattie gravi. In televisione e a volte anche per la carta stampata, mi hanno spesso chiesto di non toccare l’argomento cancro perché troppo “delicato” e non adatto agli spettatori. La cosa mi ha stupito, l’argomento malattie tumorali è sicuramente delicato, ma non parlarne cosa risolve, a chi serve? La seconda è più “simpatica”: ho realizzato un’intervista per una TV locale, dopo quasi un’ora di intervista in diretta nella quale smontavo le false cure, le leggende mediche e le affermazioni dei guaritori, il conduttore mi chiama in disparte entusiasta, facendomi i complimenti, dicendomi che il mio era un lavoro “benemerito” ed importante e regalandomi il suo libro. Arrivato a casa lo sfoglio e scopro che quella persona aveva inventato un motore perpetuo, con un complicato (e probabilmente non funzionante) meccanismo magnetico. Questa persona aveva realizzato il sogno di tutti gli inventori, il motore che funziona senza consumare nulla (naturalmente senza prova, ma solo con opinioni ed ipotesi indimostrate). Questo per dire come molto spesso ci sentiamo “al sicuro” dalla falsa scienza, ma a volte siamo proprio noi stessi, anche inconsciamente, ad alimentarla.