2014: trasparenza e condivisione
Oggi è la giornata degli auguri e dei (buoni) propositi. Almeno dovrebbe.
Il 2013, va detto, non è stato un buon anno per la scienza, almeno nel nostro disastrato paese. Siamo stati infatti capaci di estendere il “trattamento OGM” anche a staminali e sperimentazione animale, con contorno di minacce. Non un primato di cui vantarsi, ma che è comunque destinato a rafforzarsi visto lo spazio che ancora riescono a trovare proposte surreali come ad esempio questa.
Per il 2014 non mi aspetto dunque grandi miglioramenti su tali fronti. Le mie aspettative sono riposte piuttosto sul mondo della ricerca e mi domando se saprà essere all’altezza della sua missione. E’ finita l’era in cui la scienza è difesa – a prescindere – dai governi perché strategica per il paese, ora questo riconoscimento e questo ruolo va guadagnato palmo a palmo, meritato, raccontato e difeso giorno per giorno. Come? Innanzitutto con la trasparenza e la condivisione.
2 parole attorno alle quali c’è ancora molto lavoro da fare come ci insegnano casi anche recenti quali la vicenda Seralini e non solo.
Prometeus e Strade hanno già raccontato l’iniziativa +AllTrials, che punta a rendere disponibili tutti i risultati dei test clinici.
Sul fronte della condivisione segnalo OpenAccessButton, che si pone come obiettivo quello di abbattere le barriere di accesso ai risultati della ricerca.
Questo dunque il mio augurio per il 2014: una scienza (più) trasparente e condivisa. Solo così potremo ottenere la fiducia e il riconoscimento sociale necessari per poter contribuire, come ricercatori, al futuro del nostro paese.