Sonia Alfano e la rabbia dei ricercatori
L’europarlamentare Sonia Alfano, nota e stimata per le sue campagne antimafia, ha voluto ribadire anche il suo ruolo di promotrice della campagna contro la Sperimentazione Animale in Europa (Stop Vivisection) attirandosi con questo lo sdegno e la rabbia dei ricercatori e non solo.
Se il suo messaggio ha infatti raccolto qualche apprezzamento ne hanno raccolti molti di più
i numerosi commenti che stigmatizzavano l’iniziativa da lei sostenuta.
Situazione ritornata a ripetersi qualche giorno dopo in occasione di un altro post, sempre a firma dell’europarlamentare, soddisfatto per il risultato della raccolta firme di Stop Vivisection.
Il problema sta nel fatto, come in diversi sottolineano, che fino a quando non si ha necessità di utilizzare i risultati resi disponibili dalla ricerca è facile essere contrari alla sperimentazione animale, molto meno se sono l’unica cosa che ci tiene in vita o che ci permette di renderla decorosa.
La campagna Stop Vivisection, nonostante molto criticata, sembrerebbe comunque ora aver superato il milione di firme richieste (con oltre la metà delle quali provenienti dall’Italia) per essere presa in esame da Bruxelles, resta ora solo da capire come verrà accolta dalle istituzioni europee.