Nella città contro i malati
Domenica, insieme a due “socie”, tra cui Giulia Corsini, ho fatto visita a Sarzana, sede del Festival della Mente, per assistere alla conferenza di Silvio Garattini sull’invecchiamento cerebrale.
Arrivati (giusto in tempo) siamo stati accolti da un manipolo di animalisti che brandivano cartelli anti-vivisezione. Fattici largo siamo entrati nello spazio dedicato alla conferenza, che era appena iniziata.
La conferenza è scorrevole e piacevole, la narrazione è chiara e spigliata: niente di strano per chi già conosceva le esposizioni di Garattini.
Invecchiamento, aggregati proteici, Alzheimer: una bella esposizione per chiarire, a un pubblico non specialistico, ma di certo interessato, quale sia lo stato dell’arte della ricerca sulle principali malattie neurodegenerative, quali i risultati ottenuti finora e cosa ancora abbiamo da fare.
L’incontro è stato interrotto qualche volta da comparsate di provocatori che si sono messi a urlare, prima sotto il grosso stand dove Garattini stava parlando, e poi col megafono, da fuori la struttura, a circa 200 metri di distanza.
Mi domando, se avevano qualcosa da dire, perché non potevano ascoltare e alla fine fare domande come tutte le persone civili?
Al termine dell’incontro abbiamo potuto scambiare qualche parola con lui, ricordando quello che stiamo organizzando per il 19 settembre a Roma e fare anche una foto ricordo assieme.
Per noi giovani studenti amanti di scienza è un po’ come comparire insieme a una Rita Levi Montalcini: persone che hanno fatto la storia e le cui orme si spera sempre di riuscire a seguire.
C’era anche l’ormai famoso Valter Chiappini, che, dopo la richiesta di non far venire Garattini, ha consegnato un documento per invitarlo a un futuro evento in cui si parlerà di sperimentazione animale. Dopodiché ha voluto una foto assieme (pure lui!).
A questo punto la cronaca potrebbe anche finire in direzione Riomaggiore e un mare da favola.
Perché in fondo in fondo siamo ragazzi e una giornatina di mare non ce la leva nessuno.
Se non fosse che siamo passati davanti al celeberrimo cartello “La spezia città contro la vivisezione” e no, non potevamo stare lì a guardare senza fare nulla. E siccome non siamo amanti della trasgressione, ma al tempo stesso vogliamo che le nostre idee e le ragioni della Scienza e di chi la difende vengano ascoltate, ecco che ci abbiamo messo del nostro...
Insomma, una giornata intensa, a tratti seria e impegnata, a tratti rilassante come una qualsiasi giornata di mare.
Non dimenticherò però le parole di Garattini:
“Questi sono i ragazzi che invece stanno cercando di difendere la ricerca biomedica e la sperimentazione animale e si stanno dando da fare”
Noi ce la stiamo mettendo tutta, mettendo le nostre capacità, la nostra forza e soprattutto la voglia di non mollare, di difendere la Scienza perché crediamo che ad essa siano legate le speranze dei malati e il futuro delle prossime generazioni.
@FedeBaglioni88