L’animalismo e la libertà di parola

Abbiamo più volte parlato della sperimentazione animale sottolineando come spesso sia frutto di incomprensioni e rifiuto a causa di pregiudizi e scarsa conoscenza di cosa avviene in un laboratorio. Una scarsa conoscenza che poi dà luogo a proposte di legge ed emendamenti che rischiano di essere davvero deleteri non solo per la ricerca, e i futuri ricercatori, ma anche per i malati e il paese.

Dal 30 Agosto al 1 Settembre si terrà a Sarzana il Festival della Mente, festival europeo dedicato alla creatività, arrivato ormai alla sua decima edizione.

Che c’entra con la sperimentazione animale e gli animalisti?

Tra gli invitati vi sarà anche anche Silvio Garattini, illustre scienziato e direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano. Come si può evincere dal programma dell’evento, l’argomento non sarà la sperimentazione animale, bensì l’invecchiamento cerebrale.

La sola presenza del suo nome ha però scatenato le ire delle frange più estremiste (si spera) degli animalisti che hanno creato eventi di protesta e mail bombing rivolti agli organizzatori del Festival per fare in modo che il suo evento venisse censurato e cancellato.

Queste cose, purtroppo, non sono così infrequenti, come quando la pagina “A favore della sperimentazione animale” fu bloccata in seguito a segnalazioni di pornografia a causa di una talpa nuda. O come le proteste tutt’altro che pacifiche durante gli eventi d’informazione scientifica degli ultimi mesi.

Questa volta, però, ha stupito particolarmente la presa di posizione da parte di Valter Chiappini, capogruppo del M5S di Sarzana, che ha inviato una lettera di protesta al Sindaco Alessio Cavarra giustificando e ribadendo la necessità di non far parlare Garattini.

Le ragioni non riguardano, così dice, l’argomento, ma proprio Garattini come persona, colpevole di essere simbolo della “vivisezione”. Parliamoci chiaro, Garattini non pensa che la Terra sia piatta o che gli asini volino, ma esprime un parere condiviso dalla stragrande maggioranza della comunità scientifica, nazionale e internazionale.

Non sarebbe in ogni caso più semplice (e sensato) presentarsi al Festival e giudicare, laddove se ne abbia le competenze, se quanto detto sull’invecchiamento cellulare sta in piedi (e visto lo spessore culturale di Garattini ci aspettiamo che lo sia!)?

Dire “No” per principio alla partecipazione, non di un ultimo arrivato, ma di uno scienziato di spicco, invece, è palesemente un pregiudizio! E la risposta di Chiappini l’ennesima delusione dalla politica.

Ovviamente non è mancato il contributo della stampa (in particolare quella locale) che in alcuni casi è riuscita a dare il peggio di sé accusando Garattini delle peggiori cose (leggetelo!), definendolo “quel tizio definito scienziato”, perché, spiegano subito dopo,

“è noto a tutti che la vivisezione non serve a nulla”

Nel frattempo (non sappiamo bene quando) La Spezia si è definita, con tanto di cartello all’ingresso

“Città contro la vivisezione”

Che non vuol dire granché, visto che la vivisezione è vietata da tempo. Come suonerebbe però quel cartello se lo scrivessimo correttamente nei suoi esiti?

“Città contro la ricerca di nuove cure contro malattie incurabili”.

Oppure

“Città contro la preventiva verifica della sicurezza d’uso ed efficacia dei farmaci”

O ancora

“Città a favore dell’uso di cavie umane per testare i nuovi farmaci”

Messe così suonano diversamente, vero?

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Stesso significato, cambiano solo le parole. Si ringrazia per l’immagine la pagina “A favore della sperimentazione animale”.

 

E’ per spiegare il significato delle parole che questa gente usa con tanta leggerezza che, dopo il grande successo del 1 Giugno a Milano, giovedì 19 Settembre Pro-Test Italia scenderà di nuovo in piazza, stavolta a Roma, per spiegare ai nostri politici il perché gli emendamenti finora approvati devono essere cancellati.

Noi ci proveremo e speriamo di essere in tanti.

@FedeBaglioni88

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