Italy4science 2014
Le mie 2 parole di oggi, ancora a caldo, sono dedicate a tutti coloro che si sono spesi per la riuscita della giornata di ieri:
Complimenti a tutti.
Per chi se lo fosse perso, ieri c’è stata la manifestazione nazionale Italy4science per cercare di far sentire anche la voce dei ricercatori nello scalcinato dibattito scientifico che vanta (o merita) questo paese.
Ora Prometeus sta raccogliendo i materiali dalle diverse location e nei prossimi giorni vedrà di renderle disponibili, in modo quantomeno fruibile, come ha già fatto per l’evento di Pavia, cui ha partecipato direttamente.
Già che ci sono, colgo l’occasione anche per lasciare i miei 2 cent su quanto ho avuto la fortuna di poter vivere ieri. Prendeteli per quello che sono: 2 cent, appunto. Le discussioni più articolate lasciamole ai prossimi giorni.
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I ricercatori che ho avuto modo di incontrare ieri sono persone fantastiche. Giovani, competenti, brave, motivate. Una vera risorsa per il paese. Una risorsa che, in più di qualche caso, ha già un biglietto aereo in testa prima ancora che in tasca. Persone che sanno già che se vogliono avere un futuro non possono cercarlo qui.
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Nessuna di loro è salita sul palco. Abbiamo (ancora una volta) ascoltato la lezione dei loro professori, gli stessi, che abbiamo ascoltato negli ultimi 40 anni. Non dico che non siano bravi o competenti. Dico solo che avrei preferito sentire (anche) voci nuove.
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Non solo persone, ma un linguaggio nuovo. Un linguaggio che non sia fatto di slide lette o raccontate da persone sedute davanti a un computer. Serve fantasia e credetemi, tra un caffè e una piada, di quella ne ho vista tanta. Basta liberarla.
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Qualcuno si è già lamentato, anche qui, dei media. E’ vero, sono animali strani, vanno studiati. E allora? Studiare non è forse il vostro lavoro? Saper trattare (con) i media dovrebbe essere parte integrante delle vostre competenze, specie se ciò che fate ha un impatto etico, sociale, economico, mediatico. Insomma, se siete dei biotecnologi. Dunque fatelo: studiateli.
Detto questo, è stata un’esperienza straordinaria nella misura in cui sarà capace di diventare ordinaria. Nella misura in cui si trasformerà in un appuntamento atteso da tutti per confrontarsi sui temi caldi della ricerca. Senza retorica e senza polvere sotto i tappeti.
Per quel che può valere, sappiate che io e Prometeus ci saremo e, anzi, un paio di idee ci stanno già frullando per la testa.
Come si suol dire su twitter #sapevatelo.