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Sono tendenzialmente allergica a parole come Facebook, Instagram e Pinterest, e per questo non ne scrivo mai e mi dimentico di usarli. Oggi però, parlando di immagini mi sono ricordata di avere un account Pinterest dimenticato da tempo e ho pensato che, anche se io non lo uso, non è detto che lì non si parli di scienza. Ed è proprio così: dalle bacheche cacofoniche degli appassionati a quelle logicamente ordinate dei musei si possono contare un migliaio di tavole dedicate alla chimica, almeno trecento di microbiologia, senza contare tutte le altre discipline scientifiche.
E’ uno strumento molto semplice da usare e si presta a diversi utilizzi come :
- Documentare una conferenza. Le diverse sessioni possono essere catalogate in tavole che raccolgono rassegna stampa, interviste, immagini e video del relatore e del suo laboratorio di ricerca, intere presentazioni caricate su slideshare e poster.
- Cambiare la percezione dello scienziato. La bacheca di “This is what a Scientist looks like” è un ottimo spunto a cui ispirarsi.
- Un visita guidata a un laboratorio di ricerca. Le foto dei laboratori, degli strumenti, gli incontri con lo scienziato, le timeline delle tappe salienti della ricerca, le infografiche.
- La promozione di un museo universitario. Ogni tavola raccoglie una collezione, e in vista delle mostre una tavola può trasformarsi in una locandina che anticipa l’evento.
- La didattica. Tavole che illustrano semplici esperimenti che i ragazzi possono ripetere a casa, pubblicazione di contest per coinvolgere i giovani ed avvicinarli al mondo della scienza, ad esempio chiedendo loro di “pinnare” foto delle diverse specie di rane.
Aggiungo, ma lo sapete già, che essendo uno strumento “social”, è perfettamente integrabile con tutti gli strumenti di condivisione sulle altre reti.