Pro-Test: no alla legittimazione di Fermare Green Hill

Pro-test comunica attraverso la sua pagina Facebook che non parteciperà al dibattito con Fermare Green Hill previsto per il prossimo lunedì presso l’Università di Milano. Pur ribadendo che un dialogo è necessario, sottolineano però che esso non può avvenire ospitando presso l’Università e legittimando come interlocutori coloro che sono stati protagonisti di atti vandalici contro la stessa Università e la ricerca che vi si svolge al suo interno.

Il comunicato integrale:

Il 29 Aprile di quest’anno Pro-Test Italia ha ricevuto via mail l’invito da parte del professor Sandro Zucchi, dell’Università statale di Milano, a intervenire con un proprio rappresentante in un dibattito sul tema della sperimentazione animale da svolgersi Lunedì 20 Maggio, cui avrebbero partecipato anche un altro esponente favorevole e due oppositori.
Ciò che è diventato chiaro solo tre giorni fa è che uno di questi oppositori della sperimentazione animale sarebbe stato tale Lorenzo Lo Prete, uno degli “attivisti” che hanno perpetrato fisicamente proprio quegli atti di vandalismo nei confronti dell’Università di Milano contro cui noi abbiamo veementemente protestato. Fintanto che le leggi italiane non saranno radicalmente cambiate, questo significa che Lorenzo Lo Prete sarà chiamato davanti a un tribunale a rispondere di illeciti penali proprio contro l’università in cui vorrebbe essere ospitato.
I relatori pro sperimentazione animale invitati hanno sollevato forti perplessità riguardo alla presenza di un personaggio come Lo Prete in veste di invitato e relatore proprio presso la statale di Milano, soprattutto visto e considerato che il suo nome è stato tirato fuori da Zucchi solo dopo che l’evento era già stato concordato. Zucchi dal canto suo si è rivelato del tutto impervio a tali obiezioni, e contrariamente a quanto alcune voci affermano, non abbiamo ricevuto nessuna controproposta sulla possibilità di sostituire Lo Prete con un altro relatore. In conseguenza di ciò i relatori pro sperimentazione animale hanno ritenuto che in quella sede fossero venute meno le condizioni per un confronto sereno sul tema della sperimentazione animale, che avrebbe invece rischiato di trasformarsi in una legittimazione degli atti vandalici operati dagli attivisti del gruppo Fermare Green Hill (i quali per quanto ci riguarda restano moralmente e legalmente degli interlocutori squalificati).
Fermo resta che saremmo disposti a discutere con qualunque interlocutore che non risulti coinvolto all’azione vandalica contro il dipartimento di farmacologia; o perfino con lo stesso Lo Prete, ma non in una sede, come l’Università di Milano, che possa dare adito al sospetto di una legittimazione morale o accademica del personaggio.

Daria Giovannoni

Commenti

commento/i