Scienza, vandalismo e benessere animale

I ricercatori del CNR e dell’Università di Milano hanno diffuso le foto degli stabulari dopo l’occupazione da parte degli animalisti. Oltre ai danni materiali i ricercatori hanno trovato animali abbandonati e spauriti che giravano per la struttura.

Il sito Vice.com ha invece pubblicato un’intervista doppia con un attivista di “Fermare Green Hill” e uno di “Pro-test”.  Uno stralcio:

Poi verso sera siete usciti e siete tornati a casa. Lunedì però alcuni ricercatori sono scesi in piazza e hanno deciso di manifestare contro la vostra “operazione”. Cosa ne pensi?
Che penso, be’, che non capiscono qual è il punto di vista. Non devono vedere la nostra protesta dal punto di vista scientifico, è inutile che dicano che noi abbiamo mandato in fumo anni di ricerca. Ci hanno detto che per colpa nostra non riusciranno a trovare una cura per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, la SLA, ma non è vero. La studiano in tutto il mondo, e non penso che loro siano i salvatori della patria come vogliono farci credere; poi sono anni che si studiano certe malattie e nessuno ne viene a capo. Forse dovrebbero cominciare a cambiare la prospettiva della ricerca, in toto.

 

Tipo? Avete qualche idea su ricerche alternative? Ne esistono?
No, non lo so. Non ci riguarda. Noi non parliamo del punto di vista scientifico, anche perché nessuno di noi è laureato in materie scientifiche. A queste domande lasciamo rispondere gli esperti, laureati che hanno molta più credibilità di noi. Noi diciamo che nessun essere vivente deve essere trattato come schiavo per il bene dell’uomo. Non c’è una specie superiore.

 

Quindi anche voi vi affidate alla scienza.
Il dovere della scienza è trovare un metodo alternativo. Non è una cosa che ci riguarda, noi siamo persone evidentemente più sensibili, proviamo più empatia per la sofferenza degli esseri viventi, per i più deboli, anche per gli umani. La scienza deve girare la sua ricerca in maniera più etica, magari cominciando a non avvelenare il mondo che ci circonda. Alla fine sono le case farmaceutiche a decidere. Sono loro che fanno il bello e cattivo tempo nella ricerca. Che la smettano di inquinare il mondo con esperimenti di nano e micro tecnologie, ci avvelenano e basta. Prima ci avvelenano e poi vogliono venderci la cura. Basta.

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