ANBI: Maccaferri passa la palla a Scarpa

Innovazione, ricerca, sviluppo, competitività, investimento nei professionisti delle biotecnologie italiane. Sono stati questi i temi trattati Sabato 06 Aprile all’Assemblea Nazionale ANBI, nella sede di Siena Biotech e già raccontata in un precedente Storify.

ANBI ne ha discusso con i rappresentanti del mondo delle professioni, dell’industria, della ricerca pubblica, della politica. Interlocutori con cui ANBI in questi anni si è interfacciata, agendo da catalizzatore di una complessa rete di soggetti anche con interessi e aspettative diverse, ma pur sempre protagonisti del dibattito sul biotech italiano.

Sabato scorso, inoltre, dopo quattro anni, è cambiata la guida dell’Associazione che passa da Simone Maccaferri a Tommaso Scarpa che, dopo esser stato Vicepresidente di ANBI in questo quadriennio, ora è stato chiamato a guidare un nuovo Consiglio Direttivo Nazionale.

Così ha commentato il cambio della guardia Simone Maccaferri:

In questi quattro anni, esser stato alla guida dell’Associazione è stato per me un onore ed un piacere. ANBI in questi anni ha rafforzato il suo ruolo tra i partner chiave nello sviluppo del biotech italiano, consolidando le sue collaborazioni con le associazioni di categoria come Assobiotec, Farmindustria, Italian BioParks. Inoltre, sono molto felice di aver promosso la costituzione delle Sezioni Regionali, portando a compimento l’idea di governance associativa che ANBI aveva in sé fin dalla fondazione. Il forte ruolo dell’Associazione nelle negoziazioni con il MIUR e con il Consiglio Universitario Nazionale, e l’entrata nel Polo di Innovazione bioPmed, nel Consorzio Italbiotec e, a livello internazionale, nella Federazione Europea, dove continuerò a dare il mio contributo nel TaskGroup Education, Mobility and Professional Qualification, sono stati secondo me i principali risultati di questi quattro anni. È solo attraverso un ruolo da protagonista nei distretti e consorzi territoriali, accoppiato ad un importante focus internazionale, che una Associazione come la nostra può fornire gli strumenti utili ai biotecnologi italiani per crescere e trovare un adeguato riconoscimento professionale.

I miei migliori auguri di buon lavoro all’amico Tommaso, con cui ho lavorato a contatto quotidiano in questi anni, e che ha il carisma, la creatività e l’esperienza giusta per svolgere al meglio il ruolo di guida dell’Associazione.

Tommaso Scarpa ha invece indicato la strada da seguire:

Raccogliere l’eredità di Simone non sarà semplice, la competenza e professionalità con cui ha guidato l’ANBI in questi anni sono per me un riferimento e un obiettivo.

La linea tracciata è chiara e, insieme ai membri del nuovo consiglio direttivo, abbiamo ben presente il ruolo che l’ANBI dovrà sempre più andare a ricoprire, dialogando con i principali attori del mondo delle biotecnologie italiane per continuare a fornire ai propri soci, e ai biotecnologi tutti, gli strumenti e il supporto necessario per un ulteriore sviluppo della nostra professione.

La situazione generale non si presenta come favorevole, ma i biotecnologi, e l’ANBI con loro, devono essere consapevoli dell’importanza della propria professionalità per lo sviluppo del paese, così come lo sono delle criticità esistenti e, soprattutto, degli obiettivi da perseguire per cercare di superarle.

Credo fortemente nella necessità di continuare a investire nelle persone, creando le opportunità per un continuo arricchimento delle competenze, e nell’importanza di consolidare quel network istituzionale che ha consentito ad ANBI di costruirsi la reputazione e la credibilità che le permettono di ricoprire un ruolo da protagonista nel mondo delle biotecnologie italiane.

La sfida è indubbiamente avvincente e stimolante  e confido, con il sostegno del nuovo direttivo, del collegio dei probiviri, delle sezioni regionali, e di tutti coloro che attivamente hanno contribuito ai successi finora raggiunti, di riuscire ad onorare il compito che mi è stato affidato, nell’interesse dell’ANBI e dei biotecnologi.

Anche Prometeus augura un buon lavoro al nuovo Direttivo e al suo Presidente perchè sappiano dare voce ai biotecnologi italiani.

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