Un governo per il paese?

Riuscirà l’Italia ad avere un governo? La missione sembra impossibile.

Prima delle elezioni, paventando quanto poi si è avverato, ovvero l’ingovernabilità del paese, si era pensato, sognando a occhi aperti, di avere come ministro dello Sviluppo economico Catia Bastioli, Ceo di Novamont. Subito dopo la stessa Bastioli è stata inserita da Michele Santoro (questo ovviamente fa piacere) in un suo ipotetico governo di alto profilo. Il ministero che Santoro ha assegnato a Bastioli è quello dell’Ambiente. Il che fa emergere bene come si deve avere una visione dell’ambiente e della bioeconomia che sia di traino dello sviluppo economico, ma anche sociale del paese.

Siccome nel giochino del nuovo possibile governo si stanno cimentando un po’ tutti gli organi d’informazione proviamo anche noi, de Il Bioeconomista, a proporre un governo di alto profilo per il paese, che abbia nella propria agenda politica tra le priorità lo sviluppo della bioeconomia e dell’occupazione.

Perchè ci piace sognare.

@bioeconomista

 

Sviluppo economico e sociale: Catia Bastioli, Ceo di Novamont e presidente del Kyoto Club Italia

Economia: Mariana Mazzucato, economista, docente all’University of Sussex

Lavoro e welfare: Daniele Checchi, economista del lavoro, docente all’Università di Milano

Funzione pubblica: Maria Cecilia Guerra, economista, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia

Ambiente: Walter Ganapini, membro onorario del Comitato scientifico dell’Agenzia europea per l’ambiente

Agricoltura: Francesco Salamini, presidente Istituto Agrario di San Michele all’Adige

Futuro (Istruzione, Università e Ricerca): Roberto Cingolani, direttore scientifico IIT Genova

Salute: Mauro Ferrari, presidente e Ceo del Methodist Hospital Research Institute di Houston (Texas)

Cultura e spettacolo: Andrée Ruth Shammah, responsabile unica del Teatro Franco Parenti (Milano)

Giustizia: Silvana  Arbia, giurista e cancelliere della Corte Penale Internazionale

Interni: Alessandro Giuliano, capo squadra mobile di Milano

Esteri: Maddalena Tirabassi, direttore del Centro Altreitalie sulle migrazioni italiane

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