Critiche su ENCODE, forse si erano espressi male
Il progetto ENCODE, come ricorderete, ha fatto scalpore nel 2012 per aver riportato che circa l’80% del genoma umano avrebbe una funzione biologica e sarebbe “espresso”, altro che “spazzatura“.
Un articolo pubblicato sulla rivista Genome Biology and Evolution, critica aspramente l’affermazione e ci va giù davvero pesante anche con qualche buona ragione. Qui la conclusione dell’abstract:
The ENCODE results were predicted by one of its authors to necessitate the rewriting of textbooks. We agree, many textbooks dealing with marketing, mass-media hype, and public relations may well have to be rewritten.
Il dato dell’80% era già stato criticato in occasione dell’uscita dei lavori di ENCODE in quanto, secondo diversi ricercatori, il Team di ENCODE aveva giocato molto su cosa significasse realmente “DNA funzionale” e anche su diversi altri elementi, tanto da richiedere un chiarimento già allora da parte degli autori.
Questa nuova bordata al loro lavoro fa supporre che si dovrà aspettare ancora un po’ prima di pensare di riscrivere i libri di biologia.
Una ricostruzione della vicenda, approdata anche su il Guardian.