ANBI saluta Rita Levi-Montalcini
Si è spenta oggi, all’età di 103 anni, la Senatrice Rita Levi Montalcini, neurobiologa ante-litteram e vincitrice del Premio Nobel per la Medicina nel 1986.
Salutare una personalità del livello di Rita Levi Montalcini, pur avendone apprezzato l’umanità e la vicinanza nel perseguire, ciascuno all’interno del proprio ruolo, il fine ultimo del progresso della scienza, non è semplice. Soprattutto se non si vuole scadere nella facile retorica.
Le storie di ANBI e della Professoressa si sono varie volte intrecciate, nell’ultimo decennio. In particolar modo, i fondatori dell’Associazione incontrarono Rita Levi Montalcini per consegnarle una targa di riconoscimento della prestigiosa e preziosa attività scientifica svolta, in occasione del conferimento della Laurea honoris causa in Medicina Veterinaria da parte dell’ateneo di Bologna, nel 2001. Nel 2008, alla presenza di una nutrita rappresentanza associativa, le era invece stata conferita una laurea ad honorem in Biotecnologie presso l’Università di Milano Bicocca. Riconoscimenti del ruolo scientifico e dell’alta levatura della persona, attiva fino agli ultimi mesi del 2012.
In questi giorni, la storia scientifica di Rita Levi Montalcini verrà ripercorsa. Tuttavia, all’interno di questa centenaria storia di una illustre ed invidiata rappresentante dell’Italia migliore, due sono le immagini che voglio ricordare.
In primo luogo, l’iconografia di Rita Levi Montalcini come storia di successo di una donna nella scienza, capace di emergere fra le mille difficoltà che l’Italia di inizio secolo aveva nel considerare il ruolo della donna nella società. Difficoltà che, purtroppo, non sono totalmente dissipate, pur a parecchi decenni di distanza, se ancora uno degli obiettivi del programma europeo Horizon2020 è la gender equality. Spero quindi che il Ministro Profumo, e chi lo succederà nella prossima primavera, voglia istituire – in nome della Prof. Montalcini – un programma italiano di supporto alle donne italiane che vivono grazie e per la ricerca.
La seconda immagine che voglio ricordare è quella di una ricercatrice appassionata che, chiamata a servire il Paese col titolo onorifico di Senatore a vita, ha fatto propria questa missione, mettendo in secondo piano i problemi di salute legati all’età avanzata e contribuendo, in un delicato momento della storia politica del nostro paese, ad una non scontata partecipazione ai lavori parlamentari, col proprio voto e con le proprie idee. Idee, tenacia, partecipazione e fedeltà al proprio ruolo che sono principi fondanti del ruolo del ricercatore nella società.
L’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani vuole esprimere la propria viva commozione ai famigliari, colleghi ed amici di Rita Levi Montalcini, in questo momento di cordoglio, nella speranza che gli ideali e gli insegnamenti che ella ci lascia possano essere raccolti e possano contribuire ad illuminare l’azione politica del governo nella facilitazione del lavoro di tante ricercatrici italiane di oggi e domani.