Socia Marta Giacomello vince Bioeconomy Rome2012
Il 20 novembre scorso a Roma, presso la prestigiosa Biblioteca “G. Spadolini” del Senato, 10 giovani ricercatori sono stati insigniti del premio “Bioeconomy Rome 2012”, un riconoscimento per il contributo delle loro ricerche nel campo delle scienze biomediche.
Tra i vincitori anche una Biotecnologa, socia dell’Associazione, Marta Giacomello. Marta ha conseguito la laurea in Biotecnologie Farmaceutiche presso l’università di Padova nel 2003, seguita da una laurea in Biologia Molecolare e Cellulare all’università di Bologna nel 2011. Ha lavorato presso laboratori di fama internazionale nell’ambito delle scienze biomediche, tra i quali i laboratori del prof. T. Pozzan (Università di Padova), dove ha svolto il dottorato di ricerca, del prof. R.Y. Tsien (Università di San Diego, California), dei prof. B. Cozzi ed E. Carafoli (università di Padova ed Istituto Veneto di Medicina Molecolare). Attualmente, lavora presso il laboratorio del prof. L. Scorrano.
Il premio le è stato assegnato per il contributo agli studi riguardanti le variazioni della concentrazione intracellulare dello ione Ca2+. Alterazioni dell’omeostasi intracellulare del Ca2+ sono coinvolte nell’insorgenza e/o progressione di diverse patologie, quali morbo di Alzherimer, corea di Huntington, sordità.
Il Premio BioEconomy 2012 è stato istituito per promuovere la consapevolezza sull’importanza della ricerca nell’ambito delle malattie rare e per valorizzare il lavoro di giovani ricercatori italiani. Il premio è stato assegnato da una giuria composta da scienziati di fama internazionale (tra i quali il Direttore dell’Institute for Applied Cancer Science presso l’Università del Texas MD Anderson Cancer Center di Houston, Preside della Facoltà di Medicina della Harvard University ed il Premio Nobel Rita Levi-Montalcini).
“Voglio congratularmi con Marta – ha commentato il Presidente Simone Maccaferri – una dei tanti soci di ANBI dal profilo scientifico di assoluta rilevanza internazionale. Il Premio Bioeconomy è un premio prestigioso, che spero possa portare all’attenzione della platea, anche politica, che era presente alla due giorni organizzata a Roma, l’eccellenza scientifica dei tanti giovani ricercatori che il nostro paese sta formando senza però una loro piena valorizzazione professionale”.